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mercoledì 18 marzo 2009

Quando ogni barlume sarà spento, continuare a combattere

Ciao sono samuel ed ho 24 anni.
sono arrivato ad leggere questo blog quasi per caso, mentre cercavo delle info riguardo a questa malattia, per un lavoro di tesi che devo svolgere.
anche io come molti di coloro che hanno scritto, sono stato colpito da sindrome di guillain-barrè, all'età di 16 anni.
Allora ero un ragazzino e credevo che nulla potesse fermarmi, ma mi sono accorto che a volte ci sono muri che sono davvero difficili da scavalcare e nel momento in cui li devi affrontare sembrano davvero impossibili da superare.
La sindrome mi ha colpito con una violenza davvero devastante e la mia fortuna è stata mio padre che da medico ha intuito cosa avessi ed ha combattuto contro un intero ospedale per farmi somministrare la "cura" giusta nel tempo più breve.
Nel giro di pochi giorni mi sono trovato quasi pelle e ossa, con dolori davvero mai provati prima ed infine è giunto l'arresto respiratorio. Il cuore non mi ha abbandonato per poco. e da li la stasi per due settimane.dopodiche lentamente le cose sono iniziate a "migliorare".
nonostante all'epoca mi sia sentito dire molte volte che non sarei stato in grado di tornare quello che ero, che dovevo avere pazienza e che se tornavo a camminare ero già molto fortunato, non ho mai voluto credere a quelle parole anche se di persone professioniste ed esperte in quel campo. non ho voluto credere forse perchè era difficile da accettare o forse perchè dentro mi sentivo più forte di quello che mi veniva detto.
sono passati otto anni, dei quali ben tre mi sono stati necessari per rimettermi in piedi e tornare ad una forma il più vicino possibile a quella normale, ed altri 4 anni dove ho studiato all'università e ho giocato a basket fino ad arrivare ad esser titolare in una squadra di pallacanestro, in serie B.
da un anno ho smesso di giocare ma per altri motivi.
Con ciò voglio solo dire che non si deve mai perdere la speranza e anche quando ogni barlume sarà spento, continuare a combattere.
è una malattia che a livello psicologico può essere devastante. si deve stare vicini alla persona malata ma in maniera molto attenta. ogni caso è diverso dall'altro quindi non è facile generalizzare.
mi scuso se mi sono dilungato,ma ho scritto ciò che mi è venuto in mente di getto, anche perchè è la prima volta che mi interesso ed indago su questa malattia su internet. sembrerà strano ma è così.
se desiderate info più dettagliate sulla mia malattia, decorso, recupero etc contattatemi.

samiaj@infinito.it

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1 commento:

  1. Ciao Samuel,
    son contenta per te..., io invece avrei bisogno di sapere delle Strutture o Ospedali dove curano particolarmente questa malattia.
    è stata diagnosticata a mia zia, la quale vive in Calabria...., ma ormai nessun ospedale le dà un barlume di speranza...
    grazie !
    e Auguroni ancora!

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